Probabilmente sto invecchiando, perche’ invecchiando ci si rincoglionisce, e rincoglionendosi ti viene il cuore tenero. E Una Sconfinata Giovinezza e’ un film per cuori teneri.
Lino (Fabrizio Bentivoglio) e Francesca (Francesca Neri) sono due cinquantenni, innamorati da una vita e che vivono una vita felice e agiata. Quando lui comincia a dare i primi segni di scompenso, lei inizia a preoccuparsi; alla fine la diagnosi di Alzheimer giungera’ come una mannaia, sulla loro vita di coppia e di persone.
Pupi Avati ci racconta una storia triste, che non lascia alcun margine all’ottimismo fin da subito; e’ una continua discesa verso gli inferi che cattura l’animo di chi guarda, eppure e’ raccontata con toni lievi, pacati, gentili, quasi soffusi. Questo e’ tipico della cinematografia del regista italiano, e questo si sposa bene con la tematica affrontata. Non e’ una storia di urla o di strazi; al centro dell’attenzione e’ l’Amore, quello che si prova da innamorati, quello che si prova quando da tanti anni si e’ vicini alla stessa persona.
I vari passaggi del film non sono mai forzati, sebbene spesso si noti la mancanza di dettaglio nei dialoghi e nelle azioni, e le scene comprendenti l’alta societa’ o la famiglia di lei risultino un po’ troppo patinate e non eccessivamente credibili – ma non in modo tale da rendere sgradevole il film.
Belle, decisamente belle le scene in esterno e d’epoca. Nulla che faccia gridare all’Oscar, ma momenti che si fondono in armonia con le scene in interno, permeate da una costante cupezza, quasi a voler fare da contrasto con la prigione dorata che la loro casa finira’ per diventare.
Magistrale la prova di Fabrizio Bentivoglio, che per una volta non riveste il solito ruolo dell’antipatico, subdolo personaggio, e che sa incarnare la figura di uno spaurito bambino sulla soglia dei sessant’anni.
Brava anche Francesca Neri, davvero credibile nel suo ruolo che la porta a consacrarsi in nome dell’Amore.
In conclusione, non posso negare che Una Sconfinata Giovinezza mi abbia davvero toccato, e non posso fare a meno di consigliarne la visione.
Ecco, sto decisamente invecchiando.