Ultraman – Stagione 2: la recensione

Stagione corta, che forse si salva proprio perché è corta e perché mantiene un ritmo che non annoia… Purtroppo il resto lascia molto a desiderare.

 

 

Un Ultraman si dondolava sopra il filo di una ragnatela e ritenendo la cosa interessante andò a chiamare un altro Ultraman. Due Ultraman si dondolavano… questo è il succo della seconda stagione! Sono sinceramente scioccato dalla semplicità con cui appaiano Ultraman in giro per la terra. Sono ancora più sorpreso da quanto sia facile rimediare o costruire un’armatura che assomigli a quella del nostro protagonista. Mi chiedo: come mai non abbiamo ancora eserciti di ultra uomini in giro per il Giappone?

Ero entusiasta dell’idea di vedere il rifacimento di una serie che da piccolo mi aveva divertito. Massima è stata la mia delusione nel vedere un’animazione in computer grafica così legnosa e fastidiosa. Le cose sono cambiate in questa seconda stagione? No, neanche un pò! Anche se devo ammettere che era abbastanza prevedibile. Difficilmente ci può essere un salto tecnologico tale da cambiare radicalmente la fluidità di un prodotto nel giro di due anni.

 

 

La seconda stagione conta solo sei episodi rispetto ai tredici della prima. Il Covid ha ovviamente costretto a rivedere i piani per l’uscita di questo prodotto e la lunghezza della stagione ne ha subito le conseguenze. È quindi tutto da buttare? Incredibilmente no! Con solo sei puntate a disposizione la produzione ha dovuto condensare gli eventi e ridurre all’osso gli sprechi di tempo. Grazie a questo ne esce una stagione corta, ma con un ritmo che non annoia.

Strane sparizioni di massa mettono in allarme le autorità americane. In Giappone sembra non esserci pericolo, ma è proprio nel momento in cui sembra tutto calmo che cominciano le prime difficoltà. Un grosso alieno compare in mezzo ad un incrocio; il nostro simpatico Ultraman di quartiere interviene e viene rapito tramite un teletrasporto di massa insieme a tutti i civili in zona.

La SSSP manda i suoi agenti ad indagare, ma è un semplice fotografo che trova il bandolo della matassa e si mette sulle tracce dei cattivi. Una gigantesca proiezione tridimensionale di un alieno in divisa da lottatore di Kendo minaccia il popolo della terra e chiede, per la liberazione degli ostaggi, metà globo per sé. Non vi preoccupate, pioveranno Ultraman da tutti i pizzi grazie all’effetto: “Carràmba! Che sorpresa!” e la situazione andrà solo che a degenerare.

 

 

Arriva la prima vera seria minaccia all’umanità? Sinceramente non saprei dirlo. La trama sembra fin troppo semplice, tanto da sfiorare quasi il ridicolo. Si capisce subito che l’intento degli alieni cattivi era semplicemente quello di testare la forza delle difese terrestri. Quello che però pare evidente è che senza l’aggiunta di Ultraman dell’ultimo minuto ora il mondo sarebbe per metà in mano ad una combriccola di sequestratori alieni di cui non sappiamo praticamente nulla, se non che uno dei loro rappresentanti è fissato con le maschere da Kendo.

Ricapitolando: grafica che rimane rigida come i ciocchi di legno e trama… perché c’era anche una trama? In fin dei conti questi episodi sono solo serviti a presentare altri Ultraman per le prossime uscite. Perlomeno il ritmo della serie è veloce e non annoia, ma questo è tutto per questa stagione che per me continua a rimanere decisamente nella mediocrità più totale. Unica cosa che mi ha fatto sbellicare dalle risate è vedere l’Hulkbuster di Ironman con i colori di Ultraman. Accetto scommesse: quando la Marvel farà piovere una bella denuncia?

 

Ultraman – Stagione 2, 2021
Voto: 5
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