The 100 – Stagione 5: la recensione

Con il tempo, di cento ragazzi mandati allo sbaraglio sulla terra ne sono rimasti un pugno o poco più; in pratica è stata una strage!

 

 

La fine della scorsa stagione ha diviso i nostri protagonisti, è quindi giunto, dopo diversi anni, il momento di riunirli e continuare la missione. Missione? Cari lettori, mi sono persuaso, dopo quattro stagioni, che questi cento scapestrati abbiano il compito di far estinguere la razza umana; oppure ne resterà uno solo come avviene in Highlander – L’ultimo immortale.

L’inizio della stagione prometteva bene, nuove pericolose variabili sono state disegnate in uno scenario che vede sia l’arrivo di nuovi personaggi che la riduzione drastica dello spazio vivibile; ma la stupidità umana, che è la legge portante di questa serie, continua il suo percorso e miete vittime come se niente fosse.

L’assurdo di tutto questo racconto, è che davvero sono rimaste un pugno di persone, si potrebbero tranquillamente insediare nel poco spazio rimasto e non vedersi per l’intera vita, ma no, non è possibile mettersi intorno ad un tavolo e ragionare, questa gente capisce solo la legge del più forte e spesso neanche quella.

Nelle ultime quattro stagioni, il tema ricorrente era la minaccia costante che arrivava sotto varie forme; in questo quinto capitolo, la minaccia non esiste, c’è solo la ricerca della supremazia, nessuno vuole mollare di un centimetro, nessuno vuole scendere a patti, nessuno ha più un briciolo di coscienza né d’umanità.

Questo stato di continua precarietà e di costante necessità di prevaricare, porta ad una sequenza d’insulsi e quasi noiosi scontri che riempiono una buona fetta della stagione; dove non ci sono scontri o minacce di combattimenti, il tempo è riempito con tanti ricordi, perché sono passati cinque anni dall’epilogo della scorsa stagione.

Credo che solo i ricordi abbiano mantenuto a galla un certo interesse durante la stagione, la curiosità di sapere come sono andate alcune vicende spinge lo spettatore ad andare avanti nella visione, ma è troppo poco perché provochi un vero interessante.

 

 

Tutto è diventato molto irreale e ripetitivo; con il costante obiettivo del ”combatti per sopravvivere”, la storia ha perso d’interesse, alcune scelte sono senza senso e qualche trovata è decisamente stupida e scopiazzata male (Dune e Tremors insegnano che i vermi sono più apprezzati dal pubblico quando sono grandi!).

Tirando le somme, questa quinta stagione è davvero la peggiore in assoluto, la storia è fiacca, le vicende ripetitive e noiose, poco appassionanti e poco convincenti; si era partiti con una speranza di vedere qualcosa di nuovo in condizioni disperate, ma l’unica cosa interessante è arrivata con il finale di stagione.

Non è possibile valutare la quinta stagione di The 100, sembra quasi come Matrix Reload: INUTILE!

I personaggi più efficaci sono quelli che non combattono e non hanno la minima voglia di confrontarsi con la legge del “combatti per sopravvivere”; sono gli unici due che propongono qualcosa di sensato, che tentano di trovare una soluzione pacifica a tutto quello che sta accadendo; purtroppo nessuno li ascolta, ma loro hanno la bellissima rivalsa proprio nel finale di stagione.

Peccato, peccato, peccato! Una stagione di transito, pensata male e gestita male.

 

The 100 – Stagione 5, 2018
Voto: 4,5
Per condividere questo articolo: