La serie di Supergirl ha un nuovo dominatore incontrastato. Lex Luthor, entrato in sordina, ora domina la scena come fosse il vero protagonista della serie.
Credo che questa serie debba essere ribattezzata. Supergirl è stata la protagonista indiscussa fino alla scorsa stagione, poi è arrivato Jon Cryer nei panni di Lex Luthor e le cose sono partite per la tangente. Scrivevo di come Cryer non mi avesse convinto nei panni di Lex, in particolare per lo sguardo troppo divertito e gentile. Invece, più passa il tempo e più diventa il grande protagonista di tutto.
Anche questa stagione, come la precedente, è divisa praticamente in due. La prima parte vede il conflitto con Malefic e suo fratello J’onn, praticamente un bel bisticcio tra fratelli marziani. Sullo sfondo di questo conflitto Lex opera nell’ombra.
La giovane Luthor ha scoperto il segreto di Supergirl e comincia a preparare gli artigli per vendicarsi, mentre tutto sembra remare contro Kara che non riesce a farle capire il suo punto di vista. Lena, che è in totale buonafede, si è impegnata a sviluppare uno strumento tecnologico per manipolare le menti, ma distratta dalla vendetta, si fa raggirare facilmente dal fratello.
Poi arriva l’accettata. Come ho scritto anche in altre recensioni e nell’approfondimento Crisi sulle Terre Infinite, la DC ha provato a dare un buon colpo di spugna per assestare meglio le sue opere all’interno di un unico contenitore terrestre. Quindi diventerà più facile giocare con i personaggi che sono sopravvissuti alla riunificazione su Terra Prime.
Proprio Supergirl è la serie che ha visto il più grande stravolgimento con il ritorno di Lex Luthor in pompa magna. Ormai è lui l’eroe indiscusso dell’umanità, una cosa che ha dell’incredibile e che finalmente Cryer sfrutta benissimo per dare un taglio schizofrenico al suo personaggio. Ora si che comincio ad vedere davvero un Lex Lutor all’altezza del suo nome!
Tutti gli altri attori rimangono stabili nei loro ruoli senza troppo eccellere nella loro interpretazione. L’unico che sembra avere una chance di poter fare qualcosa di diverso è Jesse Rath che interpreta Brainiac 5. Il computer su due gambe si ritrova in una posizione estremamente scomoda e viene tirato costantemente tra il gruppo di Supergirl ed il suo obiettivo di controllare e prevenire alcune spiacevoli macchinazioni di Lex.
Questo porta Jesse Rath a dover esprimere tutta una sequenza di complesse emozioni senza quasi parlare. Ci sarà riuscito? Secondo me è stato bravo, ma non eccelso. Il problema è che modificando il personaggio in questo modo, si è persa del tutto la parte comica di questo telefilm che quindi è diventato decisamente più serio e meno spensierato. Per fortuna che il sorriso di Melissa Benoist continua a riempire gli spazi mancanti, ma tutto questo a breve potrebbe non essere più sufficiente.
La seconda parte di stagione ci proietta a minacce aliene del passato. Come Dei scesi in terra gli alieni hanno da sempre portato un equilibrio tra la razza umana e sono stati causa di terribili devastazioni nei momenti cruciali. Come dicevo la serie dovrebbe cambiare nome, visto che il grande macchinatore di tutto diviene Lex Lutor e ruba letteralmente la scena alla povera Kara.
Se non ci fosse Cryer ed il suo Lex Luthor, la serie sarebbe destinata ad una mediocrità ormai da troppo tempo rimandata. Confido che si torni presto ad avere una valvola di sfogo comica e che la serie possa godere presto di un minimo in più di spensieratezza. Ora come ora i rapporti di forza, escludendo la variabile impazzita di Lex, sono troppo stantii; ci vorrebbe qualche bella novità.
Supergirl – Stagione 5, 2020
Voto: 6