Spider-Man: Across The Spider-Verse: la recensione

Questo lungometraggio animato incentrato sullo Spider-Man di Miles Morales è sicuramente più maturo e meno frenetico del precedente; riuscirà comunque a conquistare il pubblico?

 

 

Dopo cinque anni dall’uscita del primo lungometraggio animato sull’arrampica-muri Miles Morales, dal titolo Spider-Man: Un Nuovo Universo, mi ritrovo al cinema con mia figlia per vedere una nuova avventura del giovane ragazzo di Brooklyn. Mi aspetto di ritrovare la tambureggiante velocità del primo film, le stupende immagini animate che sono state realizzate per richiamare i fumetti della mia infanzia e tante battute che fanno divertire mia figlia. Ho trovato tutto questo?

Non è facile rispondere a questa domanda perché Spider-Man: Across The Spider-Verse è un prodotto incompleto. Questo lungometraggio animato è letteralmente la prima parte di un progetto più ampio che si dovrebbe concludere con una seconda pellicola intitolata Spider-Man: Beyond The Spider-Verse presumibilmente in uscita per marzo del 2024. Il finale di questo primo “capitolo” lascia praticamente tutte le trame in sospeso e questo purtroppo non permette di dare un giudizio globale sulla storia.

Sono passati alcuni anni dagli eventi della prima pellicola e Miles Morales è cresciuto diventando quell’amabile Spider-Man di quartiere che tutti possiamo immaginare. Gli eventi che hanno fatto collassare il multiverso sembrano ormai storia passata, ma il ragazzo pensa spesso alla sua amica Gwen Stacy. Di contro la ragazza ragno vive parecchie difficoltà personali nella sua realtà fino a che, durante uno scontro nel Guggenheim Museum, incontra altri Spider-Men che sono in caccia di anomalie nel multiverso.

 

 

Da questo punto in poi le trame s’infittiscono e diventa decisamente più bello poterle seguire comodamente seduti al cinema con un pacco di popcorn fumanti in mano. Quindi abbiamo tutto quello che il primo film ci ha regalato? Purtroppo no. Quello che appare chiaro fin da subito è che il ritmo della narrazione non è elevato come quello della prima pellicola e che c’è una chiara volontà di voler approfondire la conoscenza dei personaggi chiave.

Il ritmo frenetico, dettato proprio dall’età e dalla spensieratezza dei personaggi di cinque anni fa, lascia il posto a riflessioni, sentimenti e sensi di colpa più o meno gravosi. Non si agisce più sull’onda emotiva e questo lo mettono bene in chiaro le nuove comparse che entrano in scena con una buona carica di serietà. Quindi capite bene che il ritmo della storia alterna momenti d’azione, belli e frenetici, a lunghi discorsi conditi da ansie e dubbi. Quindi il prodotto ha perso qualcosa? No, semplicemente il prodotto è diverso, non per forza meno bello, ma sicuramente meno frenetico.

Le scene d’azione, anche se meno frequenti, sono rimaste molto rapide e tambureggianti. Gli scenari e gli scorci della città sono fantastici, ma non si limitano solo a Brooklyn. Infatti, a differenza del primo lungometraggio, questa volta possiamo ammirare mondi diversi e quindi rappresentazioni grafiche decisamente distanti tra loro. Preparatevi perché se vi è piaciuto vedere varie versioni dell’arrampica-muri in Spider-Man: Across The Spider-Verse, con questo nuovo lungometraggio rischiate di fare un bella indigestione!

 

 

Questo secondo capitolo della storia di Miles Morales è probabilmente superiore al primo per proposta grafica ed animazione. Anche la storia è sinceramente più complessa e complicata di quanto ci si poteva aspettare ed il giusto approfondimento sui personaggi principali è funzionale alle trame. Reputo quindi corretta la scelta di rallentare alcuni passaggi per dare la possibilità allo spettatore di essere coinvolto, anche emotivamente, da quello che succede.

Detto questo credo che esista un solo punto debole a Spider-Man: Across The Spider-Verse ed è il finale. Sapendo che la storia è stata spezzata in due lungometraggi diventa facile prevedere un finale aperto, però non mi sarei mai aspettato un finale tagliato con l’accetta. Capisco che è stato proposto tanto e che c’è ancora tanta carne al fuoco da elaborare, ma si poteva anche curare meglio la chiusura senza lasciare lo spettatore nel pieno di un momento concitato.

 

Spider-Man: Across The Spider-Verse, 2023
Voto: 8
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