Siege Island è un tower defense più intrigante che efficace

Appena arrivato in early access, il titolo di Blini Games al momento non ha abbastanza mordente per poter appassionare i giocatori.

 

 

Gli sviluppatori indie hanno spesso la capacità di realizzare un gameplay divertente nonostante le poche risorse a disposizione. Alla base di tutto ci sono concetti di gioco che devono stare in piedi; e quello pensato da Blini Games effettivamente potrebbe dire la sua.

Siege Island è un tower defense che ci vede cercare di affondare la navi nemiche che cannoneggiano le nostre mura. Sarà fondamentale farlo prima che arrivino a riva o prima che le riparazioni delle mura stesse prendano troppo tempo fra un’ondata e l’altra, lasciando una breccia che decreti la fine della partita.

 

 

Il gameplay di Siege Island però si sviluppa in modo fin troppo piatto e lineare, con elementi piuttosto anonimi e privi di pathos. Il gioco si divide fondamentalmente in due fasi: la prima è quella di combattimento, dove semplicemente si punta il cursore e si clicca col mouse per far sparare i cannoni sulle navi (tradendo una natura da gioco per cellulari). Oltre alle palle di cannone abbiamo a disposizione un’abilità speciale, che varia in base alla razza che scegliamo (umani, elfi o nani), e che possiamo usare di tanto in tanto per facilitarci la lotta.

La seconda fase è a tempo, dove in pochissimi secondi dobbiamo piazzare pezzi di mura che ci arrivano in modo randomico (e che per le forme ricordano molto il buon vecchio Tetris). Se dovessimo lasciare un buco allo scadere del tempo concesso (una decina di secondi), la partita avrà fine.
Il gioco è tutto qui; fra una sessione e l’altra possiamo potenziare le nostre capacità o allungare il tempo a disposizione per piazzare le mura, ma non c’è altro.

 

 

Siege Island è appena uscito in early access e Blini Games ha diffuso una roadmap dove vengono descritte le aggiunte previste per il futuro, ma è difficile pensare si possa avere una radicale evoluzione della dinamica di gioco, anche se nulla si può mai dire.

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