Solo Leveling torna prepotentemente alla ribalta con il “secondo volume” dopo una pausa di qualche mese.
Se non conoscete Solo Leveling, I Level Up Alone, vi consiglio di andarvi a leggere la prima recensione su quest’opera davvero interessante ed entusiasmante.
Dopo 110 capitoli l’autore di questa opera si è preso una pausa, concludendo in modo abbastanza frettoloso un arco narrativo che lascia diverse trame secondarie aperte; ora assistiamo ad una ripartenza un pò stravagante.
La storia riprende in modo fluido proprio dove c’eravamo lasciati; una strana scelta da parte dell’autore, che fuoriesce dalle abitudini di chi legge manga. Noi appassionati ci siamo abituati ad avere archi narrativi che iniziano e si concludono; penso a Naruto o a One Pice, due dei lavori più conosciuti che seguono questo schema iniziando e terminando un ciclo, più o meno lungo, che serve per poter suddividere meglio il racconto. In Solo Levelling, la bizzarra scelta dell’autore di concludere con un grande scontro i primi 110 capitoli senza però terminare, di fatto, un vero e proprio arco narrativo, potrebbe essere un passo falso? Il racconto, in sostanza, continua precisamente sui suoi binari, come se non ci fosse stata questa lunga pausa. Questa scelta è allo stesso modo spiazzante ma anche molto incoraggiante. Analizzandola bene, ci indica che la storia narrata è decisamente ad un livello più complesso, e che quindi non sembra prevedere più archi narrativi. Questa sensazione la possiamo percepire all’inizio di questo “secondo volume” (Per semplicità suddividiamo il lavoro in due volumi), visto che ci regala frammenti di nuove sottotrame.
Il nostro protagonista, Sung Jin-Woo, si è ritagliato accuratamente una buona posizione nella società degli “Hunters” e sta fondando la sua gilda composta praticamente solo da lui. La sua posizione è mutata rispetto a prima ed è stato costretto a rivelare parte del suo potere all’intero mondo. Mentre le persone normali lo vedono come una speranza per la Corea, un “Hunter di livello nazionale” paragonabile per potere e potenza ad una piccola nazione, molti suoi colleghi fanno carte false per scoprire i segreti dietro le sue incredibili doti, e molte gilde straniere cominciano a muoversi per poterlo annoverare tra le proprie fila. Portare la storia da un livello nazionale ad un livello internazionale comporta anche una più vasta scelta nelle possibili interazioni con nuovi personaggi. Alcuni li abbiamo visti alla fine dei 110 capitoli precedenti, altri sono apparsi solo come ombre in agguato nella storia che verrà. Apprezzo moltissimo questo sistema di lasciar intravedere qualcosa senza però tuffarlo velocemente nella narrazione principale. Lasciar decantare un racconto potrebbe essere un’ottima scelta stilistica e sicuramente cattura molto la fantasia dei lettori come me.
L’introduzione di una nuova trama, che lascia presagire interessantissime svolte nel futuro, riguarda alcuni movimenti da parte di “Mostri” dentro e fuori dai portali. Questi frammenti di storia poco chiari mi portano a pensare che gli “Hunters” siano solo una fazione in un gioco molto più grande e complicato di cui l’umanità è quasi interamente all’oscuro. Dico quasi interamente, perché pare che ci sia qualche umano che si è volontariamente perso nei portali ed ha scoperto parte delle regole di questo strano gioco. Ovviamente queste sono principalmente mie supposizioni, che però non sono del tutto campate in aria. Riflettendo bene su quello che ci è stato accennato negli ultimi capitoli del “primo volume” e sommandolo ad alcune anteprime in questi nuovi capitoli, si potrebbe anche azzardare e pensare che ci sia molto di più di quel semplice pensiero iniziale che vuole una trama da videogioco alla Diablo.
La seconda parte di questo lavoro è solo all’inizio e già sono presentate interessantissime novità sul nostro protagonista che, come abbiamo ormai capito da qualche tempo, è probabilmente la prima e unica anomalia tra gli “Hunters”. Sung Jin-Woo ha il potere ed il potenziale per diventare uno dei “Re”. Che cosa sia un “Re” non si è ancora capito, ma le parole che accompagnano sempre questo titolo sono: “senza limiti”. Anche questo è un punto poco chiaro, legato alle trame che sono state poco sviluppate nei primi 110 capitoli. Di fatto non si sa niente su come funzioni il mondo al di la dei portali, ma fino ad ora tutti gli indizzi portavano ad una struttura molto simile a quella dei videogiochi, con livelli di difficoltà crescente e Boss alla fine di ogni Dungeon. Questo però comincia a non essere più un canovaccio che comprende tutti i mostri. Mi lancio in un’ipotesi e ritengo che possa esserci molto di più dietro a questo mondo in stile videogioco. Mi auguro profondamente che l’autore stia pensando ed evolvendo il suo mondo nel migliore dei modi, visto che fino ad ora è risultato davvero efficace, ma anche molto misterioso.
Ricordo che questo lavoro non è ancora stato pubblicato in Italia, ma si trova facilmente on-line sul sito di riferimento dei volenterosi traduttori, nonché sfegatati fan, di questa serie. Per i puristi del fumetto, che amano la carta stampata e possedere interi scaffali colmi di pratici volumi, ci tengo a segnalare l’arrivo dei primi volumi stampati di quest’opera tradotta in Tedesco ed acquistabili su Amazon; questo fa ben sperare tutti coloro che vogliono letteralmente possedere quest’opera e poterla tenere tra le proprie mani. Speriamo che qualche casa editrice sia alle prese con le trattative per portare in Italia questo splendido lavoro. Io me lo auguro con tutto il cuore.
Che dire? Questo “secondo volume” parte molto bene, nuove trame, nuovi sviluppi a livello mondiale ed anche una possibile storia d’amore? No, di questo non ho detto niente e non voglio dirvi altro, vi invoglio a leggere ed a godere del racconto che porterà a nuove vette di potere il nostro Sung Jin-Woo.