Plotone Sette: la recensione

Andy McNab ci porta all’interno della vita del reggimento S.A.S., le forze speciali inglesi. Il risultato pero’ e’ solo appena passabile.

 

20171211 plotonesette

 

Mi aspettavo molto da Plotone Sette, visto che in copertina c’e’ scritto in rosso “Le missioni piu’ pericolose dei S.A.S;” dopo aver letto Pattuglia Bravo Two Zero, il primo lavoro di Andy McNab, ero rimasto affascinato dal suo modo di raccontare gli eventi realmente accadutigli durante la guerra in Irak. Ma tanto Pattuglia Bravo Two Zero e’ un libro emozionante, tanto Plotone Sette ha un ritmo che non decolla mai.

Andy McNab stavolta la prende alla lontana; racconta dei suoi problemi d’adolescente inglese dalla vita turbolenta al limite del criminale, fino al recupero ed alla redenzione nel Royal Army, l’esercito di Sua Maesta’. Reclutato nel reggimento S.A.S. (Special Air Service), il corpo speciale inglese famoso per le sue incursioni di altissima precisione, impiegato sia in ambiti di antiterrorismo che in azioni di guerra, l’autore racconta del suo duro addestramento e dei primi impieghi operativi nell’Irlanda del Nord ed in Asia, ponendo progressivamente sempre piu’ attenzione al rapporto coi commilitoni, piuttosto che alle azioni belliche vere e proprie.

Il ritmo lento della narrazione e la mancanza di un fulcro o di un obiettivo non aiutano a farsi trasportare. Stiamo parlando di guerra, proiettili, addestramenti duri e feroci, ma sono elementi completamente assenti. Nel libro di scontri a fuoco ce ne sono pochi, mancano l’adrenalina ed il pathos; i momenti intensi e che acchiappano latitano. Insomma, un libro di guerra che parla di guerra ma solo alla lontana.

Ci sono interessanti spaccati che arrivano dalla visione dall’interno di uno dei reparti speciali piu’ pericolosi ed apprezzati al mondo, e che ci fanno capire i problemi e le vite dei componenti del gruppo, ma decismente non basta. Non siamo nemmeno al livello di un diario personale, ma proprio di un lungo elenco di situazioni al limite del noioso. Anche l’epilogo, in cui si chiarisce il modo ed il motivo percui il libro e’ stato realizzato e si menziona una certa sorta di “pulizia” e di sponsorizzazione fatta dall’esercito inglese, non sposta molto l’ago della bilancia. Plotone Sette e’ un buco nell’acqua, e non lascia traccia di se al termine della lettura. Peccato.

 

Andy McNab – Plotone Sette, 2008
Voto: 5
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