Metallic Rouge: la recensione

Metallic Rouge è un anime futuristico incentrato sugli androidi che propone una bella ed intricata trama partendo da una semplice caccia a degli esemplari ribelli.

 

 

Metallic Rouge è un anime originale realizzato dallo studio Bones (Wolf’s Rain, Eureka Seven, Fullmetal Alchemist, Soul Eater, My Hero Academia e Mob Psycho 100) che ha attratto la nostra attenzione per la particolare ambientazione futuristica tutta incentrata sugli androidi. La chiave di lettura interessante è soprattutto quella di aver mantenuto negli esseri artificialmente costruiti tutte le restrizioni imposte dalle leggi della robotica ideate dallo scrittore di origini russe Isaac Asimov.

In un futuro lontano l’umanità ha avuto il primo incontro con due specie aliene: gli “usurpatori”, con cui l’umanità ha avuto una violenta guerra, e i “visitatori”, che hanno invece aiutato l’umanità a progredire scientificamente. La guerra è stata sanguinosa e la razza umana è riuscita ad avere la meglio solo dopo la creazione dei Nean, una specie di androidi con fattezze molto simili all’uomo. Ora il Sistema Solare è in pace, l’umanità ha colonizzato Marte e si ritrova a convivere con le due razze aliene e con i Nean che sono quasi sempre utilizzati come forza lavoro di basso livello.

Rouge Redstar è una un Proto-Nean, ovvero un androide non vincolato dalle Leggi di Asimov, che ha le sembianze di una giovane donna ; con lei c’è la sua partner umana, Naomi Orthmann, una specie di informatrice/spia, che supporta Rouge nella sua missione. Le due colleghe sono state incaricate di dare la caccia ad un gruppo di androidi ribelli noti come gli Immortal Nine, prototipi dotati di impressionanti abilità combattive che pare abbiano ucciso lo scienziato che ha progettato e realizzato i Nean.

 

 

La giovane protagonista ha la possibilità di trasformarsi in una modalità di combattimento avanzata, proprio come fanno i suoi avversari, e grazie ad essa riesce a tenere testa agli ostacoli che le si parano davanti. Inizialmente Rouge è quindi poco più che una macchina per combattere e la sua personalità non è particolarmente sviluppata o elaborata; in confronto Naomi è decisamente più vispa della collega. Le due però hanno un rapporto altalenante, a volte anche conflittuale, che crea non pochi attriti ma che aiuta la protagonista a prendere coscienza di se. Naomi e Rouge, più che due colleghe, sembrano quasi due amiche, anche se a volte danno l’impressione di essere pronte a pugnalarsi alle spalle alla prima buona occasione.

Le vicende di Metallic Rouge nascondono abilmente le loro potenzialità dietro un inizio piuttosto lineare; infatti il regista Motonobu Hori prova a lasciare qualche briciola d’informazione qua e là nei primi episodi senza mai veramente sbottonarsi sulle vere implicazioni della storia. Solo dopo che la giovane Rouge Redstar comincia a mettere in dubbio le sue convinzioni, grazie anche agli eventi che vive in prima persona, la trama comincia a decollare presentando aspetti più profondi ed interessanti di quelli inizialmente percepiti.

Rouge incomincia a scoprire i misteri celati nel suo passato che sono stati rimossi artificialmente dalla sua memoria meccanica; segreti che l’avvicinano agli Immortal Nine, ma contemporaneamente la mettono di fronte ad una scelta morale non facile. La stessa Noemi sembra sapere molto più di quello che appare e dà spesso l’impressione di muoversi per fini del tutto diversi da quelli della sua partner.

 

 

Metallic Rouge riesce a montare una storia in fin dei conti anche ben strutturata, anche se non particolarmente originale, con molti tratti oscuri che vengono svelati tramite un sapiente gioco di rivelazioni fatte solo nel momento strettamente necessario. Le tematiche principali della serie sono indubbiamente legate all’integrazione e all’emancipazione razziale, in questo caso dei Nean, ma c’è anche una buona contrapposizione tra i diversi percorsi intrapresi dai vari personaggi per raggiungere gli stessi obiettivi, giusti o sbagliati che siano.

Il ritmo narrativo non è frenetico, anche se accelera nei momenti d’azione e decelera durante gli inevitabili momenti di spiegazione. I disegni, che sono realizzati come detto dallo studio Bones, non sono sempre particolarmente curati in special modo dopo le prime puntate, e questo purtroppo fa sì che il buon lavoro di animazione non venga valorizzato come merita.

Metallic Rouge, disponibile su Crunchyroll con il doppiaggio in italiano, inizia come una semplice caccia agli androidi ribelli, sviluppa interessanti risvolti investigativi, ma non si dimentica d’inserire scene di combattimenti anche se non sempre particolarmente emozionanti. Nel complesso la storia di Rouge Redstar, anche ben strutturata, malauguratamente manca di qualcosa che stupisca e conquisti realmente lo spettatore.

 

Metallic Rouge, 2024
Voto: 6
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