Marocco e Israele: un satellite militare al centro di un nuovo accordo

La cooperazione fra Marocco e Israele vedrà un’ulteriore intensificazione: un satellite militare israeliano infatti sorvolerà parte del Nord Africa.

 

 

Le relazioni tra Marocco e Israele hanno subito una svolta importante nel dicembre 2020, quando il Marocco ha aderito agli Accordi di Abramo, una serie di trattati di normalizzazione negoziati dagli Stati Uniti; per il Marocco poi questo passo è stato in parte motivato dal riconoscimento da parte degli USA della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale, una questione di grande importanza strategica e nazionale per Rabat.

Fin dalla normalizzazione dei rapporti, Marocco e Israele hanno esplorato e sviluppato varie forme di cooperazione, con particolare attenzione ai settori della sicurezza e della tecnologia militare; Israele, rinomato per le sue avanzate capacità tecnologiche e di intelligence, ha infatti offerto al Marocco accesso a tecnologie di sorveglianza e difesa all’avanguardia.
Il recente accordo per la costruzione di un satellite militare è emerso come una delle iniziative più significative: il satellite, progettato per scopi di sorveglianza e ricognizione permetterà al Marocco di potenziare nettamente la sua capacità di monitoraggio e difesa, fornendo dati cruciali per la sicurezza nazionale e la protezione delle frontiere.

Il progetto del satellite militare ha visto la collaborazione tra l’industria aerospaziale israeliana e il governo marocchino. Sebbene i dettagli specifici dell’accordo siano riservati, è noto che il satellite sarà equipaggiato con tecnologie di imaging avanzate, in grado di fornire immagini ad alta risoluzione per l’intelligence militare e operazioni strategiche. Questo tipo di tecnologia rappresenta un asset fondamentale per il Marocco, specialmente in un contesto regionale complesso e spesso instabile.

 

 

La crescente cooperazione tra Marocco e Israele non è passata inosservata agli altri attori regionali e internazionali. Da un lato, questo rafforzamento dei legami bilaterali consolida la posizione del Marocco come alleato chiave degli Stati Uniti e di Israele nel Nord Africa, fornendo al contempo a Rabat nuovi strumenti per affrontare le sfide di sicurezza nella regione, inclusi i conflitti territoriali e la lotta contro il terrorismo religioso.
Dall’altro lato, questa alleanza sta suscitando preoccupazioni in diversi governi dell’area (Algeria e Tunisia su tutti) e gruppi religiosi, che vedono l’incremento dell’influenza israeliana nella regione come una minaccia; è piuttosto chiaro tuttavia che per Rabat i benefici strategici e tecnologici derivanti da questa partnership superano di gran lunga le potenziali critiche.

Il successo del progetto del satellite militare potrebbe aprire la strada a ulteriori collaborazioni tra Marocco e Israele in settori come la sicurezza cibernetica, la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e la cooperazione economica; entrambi i Paesi hanno espresso difatti un forte interesse nel continuare a esplorare opportunità di cooperazione che possano portare vantaggi reciproci e rafforzare ulteriormente i loro legami.

La posizione geografica e la stabilità politica del Marocco lo rendono un partner ideale per Israele nella sua espansione delle relazioni diplomatiche e commerciali in Africa, e proprio per questo il Governo israeliano ha impegnato ingenti risorse economiche e di know-how nella riuscita di questo progetto.

 

 

L’intenzione di Tel Aviv sembro essere quella di presentarsi al mondo politico nord africano come un alleato economicamente solido e tecnologicamente avanzato e affidabile; Israele sa che per crescere deve espandere i propri interessi nell’area mediterranea, e per farlo deve superare una diffidenza che si autoalimenta ormai da decenni.

La geopolitica dell’area potrebbe iniziare a rivoluzionarsi partendo proprio da questo accordo, segnando così un punto di rottura con l’epoca precedente; tuttavia gli esiti sono incerti data la nota instabilità dell’area in cui, in una sola “Primavera”,  può cambiare tutto.

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