Manga italiani: Diablomachia

Il mondo infernale è in subbuglio per la presenza di demoni “anomali” e questo condurrà ad una lotta spietata che però nasconde misteri più profondi.

 

 

La Star Comics segue l’intuizione della casa francese Glénat e decide di dar fiducia al secondo lavoro del giovane autore Da Hosoi intitolato Diablomachia. Dal prossimo autunno infatti potremo seguire le vicende di Neve in questo manga fantasy ispirato ai lavori dei maestri come Akira Toriyama, Masakatsu Katsura, Kazushi Hagiwara e Tetsuo Hara.

L’evocatore Neve ha scoperto un gruppo di demoni dallo spirito buono e ha deciso di vivere con loro in pace. I demoni “anomali” sono però perseguitati dai loro simili perché considerati indegni di essere creature provenienti dall’inferno. Il progetto del nostro evocatore attira le ire del mondo demoniaco che si scatenerà in tutta la sua potenza. Neve e i suoi amici dovranno così combattere con tutte le loro forze per non essere schiacciati dalla potenza infernale, ma dietro a questa lotta si nasconde un qualcosa di più profondo e misterioso…

Questo è un classico manga fantasy, carico d’azione e combattimenti, scritto e disegnato da Da Hosoi; ma chi si nasconde dietro questo pseudonimo? Ebbene sì, ci troviamo di fronte ad un ragazzo milanese di nome Daniele Magrì. Il nostro giovane autore ha iniziato il suo percorso artistico in tenera età ed ha sviluppato diversi stili, ma alla fine ha scelto quello con cui si trova più a suo agio, ovvero lo stile giapponese. Ecco che nasce così il mangaka italiano Da Hosoi che ha già dimostrato di avere delle potenzialità interessanti.

 

 

Il manga europeo, o JapStyle come viene definito nel settore, è in forte ascesa proprio perché sono oltre quarant’anni che in Europa arrivano prodotti giapponesi sia sotto forma di fumetti che di cartoni animati. Ovviamente le generazioni cresciute in questo intervallo si sono nutrite di questo stile grafico che è diventato sempre più presente nelle produzioni nostrane.

Non tutto può essere definito “manga”: scimmiottare semplicemente lo stile grafico non rende un manga tale; bisogna comunque calarsi dentro la cultura nipponica e capire il senso delle proposte che il mercato giapponese sostiene e continua a sfornare. In questo caso Diablomachia è un esempio di manga di alta qualità perché tiene in considerazione i due fattori sopra descritti e li media con una cultura italiana ed europea generando qualcosa di nuovo ed affascinante.

Daniele Magrì ha recentemente partecipato anche alla Silent Manga Audition, un evento che accetta esclusivamente manga senza dialoghi e che permette, a chi si distingue, di ottenere premi in denaro o addirittura di poter lavorare per il proprio debutto nel mondo dei manga in Giappone. Insomma, ricordatevi il nome e lo pseudonimo di questo giovane talento italiano perché in futuro ne sentiremo parlare ancora.

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