In un affascinante mondo di magia e avventure, Kuroneko To Majo No Kyoushitsu segue Spica, una giovane aspirante strega con un misterioso potere da svelare.
Kuroneko To Majo No Kyoushitsu (tradotto in inglese come The Black Cat And The Witch Classroom) è un manga scritto e illustrato da Yosuke Kaneda, e ambientato in un mondo dove la stregoneria è ricca di sfumature zodiacali. L’autore sceglie una scuola di magia come palcoscenico principale della sua storia, una scelta comune tra molti mangaka giapponesi che, per andare sul sicuro, preferiscono ambientare le trame delle loro opere tra i familiari banchi di scuola, attirando così il pubblico adolescenziale nipponico.
Spica Virgo sogna di diventare una strega, ma non sa padroneggiare alcun incantesimo. Per realizzare il suo obiettivo di entrare nella prestigiosa Royal Diana Academy ha decisamente bisogno di un aiuto. A causa di uno strano scherzo del destino, incontra un misterioso gatto nero parlante che conosce l’arte della stregoneria. I due stringono un patto: lei lo aiuterà a trovare un modo per spezzare la maledizione che lo ha trasformato in un felino, mentre lui le insegnerà a sbloccare il suo potenziale magico ancora nascosto.
Nel finale del primo capitolo, un inaspettato colpo di scena svela a Spica di avere un potere straordinario. Questo le consente di spezzare temporaneamente la maledizione e di scoprire che il gatto nero è in realtà Claude Sirius, un potente stregone e suo idolo, scomparso misteriosamente anni prima. Purtroppo, il bizzarro rituale per liberare lo stregone dalla sua condizione culmina con Spica costretta a baciare l’ano del gatto. Questa sequenza si rivela essere un elemento davvero infelice, volgare, privo di qualsiasi significato e fine a se stesso.
L’inizio di Kuroneko To Majo No Kyoushitsu ci presenta una protagonista piuttosto comune nel panorama dei manga. Spica infatti è una giovane con un carattere solare e positivo, determinata ma goffa, il cui entusiasmo riesce a compensare le sue mancanze. Anche Claude Sirius, lo stregone, incarna uno stereotipo altrettanto riconoscibile, presentandosi come un approfittatore e uno scansafatiche. Nonostante il suo comportamento opportunistico però, si ritrova a compiere gesti generosi e protettivi nel momento del bisogno.
Yosuke Kaneda prosegue la narrazione riprendendo il familiare scenario scolastico e proponendo le classiche dinamiche tra compagni di classe. Le personalità degli studenti che entrano nella vita di Spica sono ben curate, ma non si distinguono per originalità; ciò che appare leggermente innovativo è l’uso della stregoneria basato sui segni zodiacali. Le caratteristiche astrologiche delle costellazioni maggiori si riflettono nelle abilità magiche dei vari personaggi, che diventano esperti nella manipolazione di elementi specifici.
La vita accademica è piacevole, ma l’azione vera e propria tarda ad arrivare fino a quando il mangaka introduce una minaccia concreta: un gruppo di cultisti, stregoni corrotti dal potere della tredicesima costellazione, l’Ofiuco. La storia così si anima di intensi scontri e magie spettacolari; un salto di vitalità necessario per dare più dinamismo alla trama. Kuroneko To Majo No Kyoushitsu procede quindi tra momenti scolastici, battaglie violente, vita quotidiana, flashback ed esami di magia.
Il ritmo narrativo si dimostra altalenante, con momenti concitati che si alternano a parentesi di minor impatto. Le scene d’azione e i combattimenti magici, visivamente accattivanti, catturano l’attenzione e mantengono un buon livello di tensione. Al contrario, i tentativi di alleggerire l’atmosfera con qualche battuta non sempre risultano efficaci e tendono a smorzare il coinvolgimento, senza apportare un reale contributo comico o narrativo. Questo lascia l’impressione di un’occasione sprecata per bilanciare al meglio la storia.
Le tavole realizzate da Yosuke Kaneda sono pulite, con attenzione ai dettagli ambientali e alla bellezza fisica dei personaggi, sia protagonisti che antagonisti. Lo stile grafico del mangaka è in linea con quello di molti suoi colleghi, una scelta prudente che si allinea con la scelta poco coraggiosa dell’ambientazione scolastica; il mercato giapponese, però, sembra continuare a chiedere opere di questo genere, ed è quindi logico approfittarne.
In conclusione, Kuroneko To Majo No Kyoushitsu è un’opera che miscela diversi elementi accattivanti come magia, scuola, fraintendimenti, combattimenti spettacolari e relazioni interpersonali. Il risultato è funzionale, ma lontano dall’essere un capolavoro. Tuttavia, il manga di Yosuke Kaneda ha buone possibilità di essere adattato in un anime, anche se ciò dipenderà dagli agganci e dagli interessi economici coinvolti.