In Linea Con L’Assassino: la recensione

Un ampio antefatto, che è praticamente spazzatura, apre ad un film con un’idea di base che è molto carina; riuscirà a svilupparsi bene?

 

 

Cari lettori, vicini e lontani, (se siete donne meglio vicini, se siete ometti, meglio lontani), oggi vi parlerò di un filmetto che sono andato a vedere ultimamente: In Linea Con L’Assassino. C’è un tipo che si chiama “Stu”(ma come cazzo fai a chiamare tuo figlio Stu?) che fa l’agente pubblicitario e vive a New York. Ha un assistente sfigato, parla al telefono e cerca di trombarsi amabilmente le sue attrici (con nessun risultato). Il nostro Stu entra in una cabina telefonica, si toglie la fede e chiama una tipa al quale fa il filo; ovviamente lei gli dà buca e lui si incazza abbastanza.

Mentre il giovane eroe è impegnato nella conversazione bussa un tale che deve consegnare le pizze. Ovviamente SuperStu lo tratta a pesci in faccia (ma senza pesci) e lo manda riccamente a cagare. Appena lui attacca il telefono, questo squilla e, indovina indovinello… È il nostro amico l’assassino che dice: “se esci ti ammazzo”. In pratica il film parte qui, perché tutto ciò che si è visto prima è cacca.

 

 

I dialoghi tra i due non sono male, anzi in certi casi sono anche carini. L’unico problema è l’inizio e la fine: se l’introduzione fino alla telefonata era cacca, la conclusione è sotto cacca. Peccato perché l’idea di girare tutto un film in una cabina non è affatto male. Ma come si sa gli americani tendono sempre un tantino a sgravare, ovvero cagare fuori del vasino.

Il cast non è niente male: c’è Forest Whitaker (apprezzatissimo in Arrival, e protagonista in La Moglie Del Soldato, quello che alla fine scopre il sorpresone via gambe, cioè quella non è la moglie del soldato, bensì il marito); Colin Farrell (Bullseye in quella cagata pazzesca di Daredevil; di spicco in The Gentlemen, Artemis Fowl, The Lobster, In Bruges) è Super Stu. C’è un altro attore, ma non rivoglio rovinare la sorpresa se decidete di andarlo a vedere. Il film in realtà è stato girato a Los Angeles, in un quartiere molto simile a New York, in soli 12 giorni e sequenzialmente (ovvero ripreso nell’ordine in cui poi lo vediamo).

 

 

Vi segnalo solo una frase che ho trovato geniale: “Sai come si dice… più in alto sale la scimmia, meglio si vede il culo”. Nessuno di quelli che era al cinema con me ha capito che cosa significasse, ma soprattutto cosa c’entrasse nel film, però è carina, l’ho già riciclata (e ho rischiato anche un bel destro sul nasone, sigh!).

Infine vi esplico il mio giudizio: l’idea è molto carina, si può vedere, ma non aspettatevi roba adrenalinica. L’unica azione che c’è in tutto il film ce la regala tale Leon, un tipo alto come la mia porta che cerca “gentilmente” di far uscire Super Stu dalla cabina. Vabbè va, fa un caldo porco quindi non ho neanche la forza di essere cattivo, gli regalo un bel 6.

Ciriciao gente!

 

In Linea Con L’Assassino, 2002
Voto: 6
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