Imagine Earth è un ottimo gestionale che ci tuffa nella corsa alle colonizzazioni spaziali: come ottenere risorse senza danneggiare il pianeta?
Imagine Earth è un gioco che seguiamo già da qualche tempo. A Marzo abbiamo pubblicato un’anteprima della versione disponibile in Early Access, e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti.
Da qualche giorno Imagine Earth è stato rilasciato in versione completa, ed il nostro giudizio non può che essere positivo.
I Serious Bros hanno creato un mondo di gioco completo, che grazie alla sua ambientazione di sottofondo conferisce alla nostra missione un senso concreto di compiutezza: non siamo un dio in terra, ma il direttore delle operazioni di colonizzazione. Anche se poi nei fatti saremo limitati solo dai classici parametri (soldi e risorse disponibili), la sensazione che si prova è diversa quando abbiamo un contesto ben preciso intorno a noi.
La chiave dello sviluppo della colonia è la concatenazione dello sfruttamento delle risorse: mettere determinate strutture adiacenti l’una all’altra od in posizioni ben studiate influisce la produzione di risorse, e meno infrastrutture abbiamo sul pianeta meno lo inquiniamo. Ma non siamo soli sul pianeta; lo scopo finale infatti è quello di raggiungere per primi il punteggio stabilito di prosperità della colonia. Con i nostri vicini può scatenarsi una serrata competizione, che può portare anche ad un’ostilità aperta se non gestita. Non è prevista la presenza di unità militari, ma attraverso i suoi meccanismi il gioco ci permette comunque di sottrarre territorio al nemico, di rastrellare le azioni della corporazione nemica e prenderne il controllo e via così.
I pianeti poi sono soggetti a mini-catastrofi: asteroidi che possono cadere sul nostro (o altrui) territorio, vulcani che eruttano spargendo lava eccetera. Il tutto per non parlare delle pandemie che immancabilmente ci colpiscono e necessitano di medicine specifiche per essere debellate.
In tal senso, possiamo introdurre probabilmente l’unico aspetto che probabilmente meritava più attenzione: per produrre beni servono determinate risorse primarie, che sono anche indicate a schermo, ma talmente in piccolo e senza didascalia che capire i simboli di riferimento a volte è un’impresa. A dirla tutta, la grafica non aiuta sempre. Le strutture sono molto dettagliate, così come l’aspetto naturale del pianeta, ma quando ci si trova a dover prendere decisioni strategiche è molto più efficace ed immediato avere di fronte una schermata dove le informazioni non sono parzialmente nascoste da una bella grafica, da qualche animazione o dalla necessità di trovare sullo schermo il punto in cui ci viene spiegato (quando accade) cosa sia quel territorio od oggetto.
Il risultato è che per chi inizia può essere difficile avere chiara la panoramica della situazione a colpo d’occhio, ma anche giocatori già avvezzi potrebbero dover perdere più tempo del necessario quando si gestiscono colonie più ampie.
Ad ogni modo questo è probabilmente l’unico neo (insieme ai tasti non rimappabili) di un gioco che presenta una serie di soluzioni interessanti e che arricchiscono la complessità del gameplay; a partire dal fatto che per costruire gli edifici dobbiamo sbloccarne la “licenza edilizia”, e queste arrivano col contagocce o, se acquistabili, sono parecchio costose. La ricerca in tal senso è indirizzata solo al miglioramento di soluzioni già sbloccate.
Similarmente, non possiamo fondare nuovi agglomerati liberamente, con il classico colono dei 4x; qui la possibilità ci arriva raggiunta una certa soglia di popolazione già stabilitasi nella nostra colonia o, quando possibile, tramite pagamento di una fortissima somma.
Complessivamente, la gestione della colonia è un affare complesso ma non complicato; ci sono numerosi fattori da tenere a mente, e visto che il gioco si svolge in tempo reale e non a turni non è semplice riuscire a soddisfare ogni necessità.
Dal punto di vista della longevità, per gli appassionati del genere c’è davvero tanta carne al fuoco: esiste una campagna piuttosto lunga che funge inizialmente da tutorial e che progressivamente aumenta la difficoltà ed inserisce man mano tutte le opzioni di sviluppo a nostra disposizione e le diverse caratteristiche planetarie, così come la possibilità di giocare a partite sandbox in competizione con le corporazioni gestite dall’AI, una versione endless per giocare in modo rilassato senza stress ed infine l’editor che ci consente di crearci nel dettaglio il pianeta e lo scenario che preferiamo (e che può poi essere messo sul workshop di Steam).
Il gioco è esclusivamente single player ma visto come è stato strutturato e la lunghezza delle partite, una esperienza multiplayer sarebbe stata probabilmente difficilmente gestibile.
Imagine Earth è un gestionale solido, ben strutturato e pieno di sfaccettature. Il piccolo team di sviluppo lo ha plasmato con amore e passione e la cosa è evidente giocandoci; se solo avessero reso più immediata l’interfaccia a schermo, che per quanto bella può a volte essere confusionaria, avremmo avuto di fronte una pietra miliare del genere. Ma anche così Imagine Earth è sicuramente un gioco di livello e che non dispiacerà agli amanti del genere.
PRO:
- Ben caratterizzato
- Dinamiche ben integrate fra loro
- Molto longevo
CONTRO:
- Informazioni a schermo non immediate