Heliopolis Six: prime impressioni

Il gioco spaziale appena uscito in early access ha ancora tantissima strada da dover fare prima di essere pienamente apprezzabile.

 

 

Il panorama dei videogiochi che ci mettono al comando di una stazione spaziale contemporanea è piuttosto scarso. A parte Kerbal Space Program, che però si concentra soprattutto sui voli spaziali, c’è veramente poco di valido a disposizione, tanto che ancora oggi il vetusto Project: Space Station per Commodore 64 può dire la sua.

Heliopolis Six vuole provare a coprire questa nicchia, pressoché priva di rivali. Il concetto di base è interessante e lo scheletro di gioco che abbiamo avuto modo di provare permette di intravedere un’idea di gioco che gli sviluppatori di Acid Mines Software sembrano avere chiara in mente.

 

 

Al momento però il gioco è oggettivamente difficilmente sfruttabile. Pur considerando il fatto che Heliopolis Six è in early access, è innegabile che tutta la parte riguardante l’interfaccia e la gestione della stazione e del suo personale necessiti di una profonda revisione. Il problema non riguarda il tutorial, sicuramente non esaustivo ma tutto sommato passabile, quanto proprio la meccanica relativa alla selezione degli elementi, al trovare le informazioni necessarie, alla gestione delle attività a bordo e via discorrendo.

È tutto inutilmente complicato, difficile da raggiungere e fondamentalmente la realizzazione è tutt’altro che intuitiva; forse occorre tornare al tavolo di progettazione e ripensare al design che conferisce un’aurea innegabilmente polverosa per un gioco che sembra uscito quindici anni fa.

 

 

Heliopolis Six ha però tutto il tempo per affinarsi, rendersi agevole da giocare e fornire una motivazione per essere giocato: nel suo stato attuale, oltre ai problemi di interfaccia, abbiamo a disposizione solo un sandbox puro che non presenta particolari obiettivi da affrontare.

Per condividere questo articolo: