Gundam Build Divers Re: Rise – Stagione 1: la recensione


Il mondo di Gundam è vasto e variegato, ma Build Divers Re: Rise ha qualcosa di diverso; sarà vero che questa serie romperà uno dei tabù più antichi sui Gundam?

 

 

Abbiamo imparato da tempo a conoscere il mondo delle serie d’animazione Sunrise, che sono divulgate direttamente su Youtube con l’unico scopo di promuovere la vendita dei modelli Bandai. Fino ad ora abbiamo assistito a serie che descrivono grandi eventi in cui i partecipanti, modellisti esperti o semplici appassionati, si presentano con le loro creazioni e si sfidano in questo mondo virtuale alla guida dei loro Gunpla.

Tutto iniziò nel 2013 con Gundam Build Fighters; una serie animata basata sull’idea geniale della Bandai di riproporre vecchi modelli di Gunpla, ormai quasi senza mercato, riportati a nuova vita grazie alle modifiche di giovani modellisti. La linea di prodotti che fu sponsorizzata strizzava l’occhio ai nuovi fan che potevano così comprare i modelli apparsi nell’anime, ma permetteva anche ai vecchi possessori di modelli, ormai in là con gli anni, di mettere le mani su nuovo materiale ad un prezzo abbastanza contenuto, per migliorare o equipaggiare i propri Gunpla con qualcosa di nuovo.

 

 

La serie animata di Gundam Build Fighters non brillava particolarmente per trame e spessore dei personaggi ma aveva raggiunto l’obiettivo di far vendere i prodotti Bandai, tanto che ne seguì subito una seconda intitolata Gundam Build Fighters Try, con lo stesso approccio. Anche questa servì principalmente a rilanciare l’idea che modificare i modelli già esistenti era molto più semplice di quello che si potesse pensare, soprattutto quando la Bandai ti fornisce i pezzi per fare le modifiche.

Qualche anno più tardi, la Sunrise pubblicò la serie Gundam Build Divers; l’idea che la tecnologia avesse fatto tali passi avanti da creare letteralmente un universo virtuale per accogliere centinaia di migliaia di giocatori contemporaneamente, permise di presentare qualcosa d’ancora più coinvolgente. Certo la storia risultava ancora essere leggermente banale, fino al raggiungimento dell’apice della serie, in cui qualcosa, nel mondo virtuale, aveva preso vita e coscienza di se. Le vicende che ne seguirono hanno aumentato, se pur non di molto, la profondità di una trama che ricalcava molto le precedenti serie.

 

 

Arriviamo al nostro presente, con la serie Gundam Build Divers Re: Rise; la partenza è stata decisamente differente dalle precedenti, anche se il mondo virtuale in cui è ambientata la storia è grandemente conosciuto grazie alle serie precedenti. Il protagonista principale della nostra serie, Hiroto Kuga, è molto più taciturno ed introverso dei suoi predecessori, quasi volesse ricalcare le caratteristiche di personaggi ben più famosi dell’universo Gundam (Gundam – Iron Blooded Orphans). I suoi compagni presentano tutti dei problemi di cui non vogliono parlare apertamente; questo dà l’idea che ci sia più complessità in questi personaggi di quanta ne abbiamo trovata nelle serie precedenti.

Anche la trama dell’anime si presenta molto diversa, non è la solita storia di combattimenti fini a se stessi. La scusa di calare i personaggi in una Story Mode, come quelle di un gioco on line, tende a confondere non solo i protagonisti, ma anche gli stessi spettatori. L’interazione con tutti i personaggi che si incontrano durante il gioco sembrerebbe abbastanza banale, anche se ci sono alcuni momenti in cui si notano delle dissonanze. La chiave di lettura dei nostri protagonisti è sempre la medesima: essendo in una Story Mode, i personaggi non giocanti sono programmati a reagire in determinati modi per instradare e coinvolgere il giocatore nelle trame della storia.

 

 

Tutto questo è condito dalle varie rivelazioni dei protagonisti che, imparandosi a conoscere, si aprono ed espongono i propri problemi agli altri, chi più chi meno. Fino a questo momento, gli autori ci offrono uno spaccato differente dalle serie precedenti, pur mantenendo un legame molto profondo con l’idea di base con cui sono stati realizzati questi prodotti. Presentare modelli modificati per vendere di più rimane pur sempre l’idea principale per cui è stata realizzata questa serie gratuita, ma qualcosa di diverso si comincia a respirare.

Gundam Build Divers Re: Rise cambia tutta la nostra prospettiva proprio verso il finale della prima stagione, tutto quello che abbiamo visto è da reinterpretare sotto una nuova luce. Non sono tanto le problematiche dei ragazzi, che hanno pur sempre contribuito a mantenere un certo livello, se pur molto blando, di caratterizzazione e di profondità nei personaggi, ma piuttosto è l’anomalia stessa della Story Mode che stravolge totalmente la serie. Mi sono ritrovato tra le mani un prodotto che potrebbe potenzialmente essere superiore a quelle che sono le aspettative che mi sono fatto a causa delle serie precedenti.

 

 

Se fosse realmente confermata la supposizione che è stata fatta alla fine della prima stagione, ci troveremmo di fronte ad una “prima volta”. Sin dal 1979, quando il maestro Tomino ci regalò il primo Gundam, le storie sono sempre state legate ad una costante: la guerra o la lotta tra uomini che guidano robot. Questa sarebbe la primissima volta in cui, stando a quello che è stato suggerito nel finale di stagione, questa regola non sarebbe rispettata.

Ricordando sempre che questo è un prodotto gratuito, a cui si può accedere semplicemente da Youtube senza essere neanche registrati, mi appresto a giudicarlo in modo positivo, consigliandovi di dare una possibilità a questa serie che non sarà un capolavoro ma potrebbe essere ricordata per qualcos’altro.

 

Gundam Build Divers Re: Rise, Prima Stagione – 2019
Voto: 7
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