Good Omens – Stagione 2: la recensione

Riuscirà la seconda stagione di Good Omens a mantenere il livello qualitativo della precedente? Non avere un romanzo da cui partire peserà in negativo?

 

 

Good Omens doveva essere una serie auto-conclusiva, tratta dal romanzo di Terry Pratchett e Neil Gaiman; invece siamo qui a recensire una seconda produzione, nata dal meritatissimo successo ottenuto dalla prima stagione. La fortunatissima serie uscita nel 2019 ha fuso una regia sapiente, un’ottima sceneggiatura, ma soprattutto ha messo in luce un duo di attori che hanno fatto letteralmente scintille!

Michael Sheen (The Deal, Underworld, Il Maledetto United, Masters Of Sex, Passengers), che interpreta l’angelo Aziraphale, e David Tennant (Doctor Who, BroadchurchJessica Jones, Los Angeles Senza Meta), che veste i foschi panni del diavolo Crowley, sembrano nati per recitare insieme. Credo che proprio questa fortissima chimica tra i due attori sia stata la molla che ha convinto tutti a procedere con una seconda stagione; ma come far continuare la storia? Terry Pratchett è morto nel 2015 e Neil Gaiman non ha continuato l’opera in solitaria, ma i due si sono spesso cimentati nell’immaginare un seguito del loro romanzo, senza purtroppo mai metterlo su carta.

 

 

Con questi presupposti nasce la seconda stagione di Good Omens. Possono poche idee mai messe su carta e la chimica tra i due protagonisti creare un sequel all’altezza del suo predecessore? I dubbi iniziali si sono dissipati appena è iniziata la prima puntata; ma davvero è andato tutto per il meglio? Diciamo che la storia narrata in questa seconda stagione ha meno intrighi e meno risvolti della precedente, ma è decisamente un lavoro con i caratteristici punti di forza di Terry Pratchett; quindi è più che confermato che i due autori effettivamente hanno ipotizzato qualcosa oltre il primo romanzo.

La storia ricomincia pochi anni dopo la scampata apocalisse. Aziraphale e Crowley sono stati banditi rispettivamente dal paradiso e dall’inferno e vivono le loro esistenza tra gli umani. Tutto cambia quando alla porta della mitica libreria bussa un uomo nudo che, a sorpresa, è proprio l’Arcangelo Gabriel. L’altissimo esponente del paradiso non si ricorda assolutamente nulla e la sua essenza sembra essere scomparsa dal suo involucro. Cosa sarà successo? Aziraphale e Crowley si ritroveranno per le mani questo bizzarro mistero ed al contempo dovranno tenere anche a bada le pressioni di paradiso ed inferno.

La ricerca della verità è un ottimo metodo per affrontare i dubbi e le incertezze che da secoli sono sepolti nell’animo dei due protagonisti. Dover ammettere che non tutto quello che sembra buono è realmente buono e non tutto quello che sembra cattivo è realmente cattivo, porterà Aziraphale e Crowley a cercare un equilibrio a proposito di cosa voglia dire stare della parte del bene o del male. Questa è sicuramente farina del sacco di Neil Gaiman che è abilissimo nel giocare con le sfumature di grigio.

 

 

Come detto Michael Sheen e David Tennant sembrano nati per recitare insieme: la loro affinità nello scambiarsi battute, smorfie e sguardi è fantastica ed è quella che rende magico anche questo secondo capitolo. Tutto quindi si regge su di loro e sul loro incredibile modo di recitare in coppia? Diciamo che il grande merito di aver reso speciale questa seconda stagione va proprio alla loro mitica interpretazione, il resto è di livello, ma sono loro due a far brillare tutto.

Le sorprese però non finiscono qui! Questa seconda stagione ha decisamente rivaleggiato con la qualità della precedente, ma il finale purtroppo ha scricchiolato. Probabilmente, per la prima volta nella storia di Good Omens, si è provato a stupire esagerando oltre il necessario. Comunque la stagione si conclude lasciando la porta aperta ad un terzo capitolo; ma si farà? Tutto dipende dalla risposta degli utenti Prime Video a questa seconda stagione. Ora bisogna solo ed unicamente aspettare ed avere fiducia nei miracoli dell’angelo Aziraphale e del demone Crowley.

 

Good Omens – Stagione 2, 2023
Voto: 7,5
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