Death, Love + Robots – Stagione 3: la recensione

Con la terza stagione arrivano nuovi episodi di questa interessante serie composta da corti di fantascienza e di realtà alternative.

 

 

Il corto è in cinematografia uno strumento fantastico: permette infatti di esprimere un concetto senza doverci costruire sopra una storia che si debba dilungare ed eventualmente annacquare. Death, Love + Robots fa proprio di questo la sua forza; racconta tante storie brevi o brevissime (fra i 6 ed i 18 minuti), la maggior parte delle quali discretamente interessanti ed incisive.

Come spiegato nelle recensioni della prima e della seconda stagione, i corti proposti da Death, Love + Robots sono piccole storie autoconclusive che non hanno punti di contatto fra di loro ma che seguono un filone legato alla fantascienza, alla tecnologia o più raramente a realtà alternative.

 

 

Essendo tutte produzioni diverse ed indipendenti, inevitabilmente varia lo stile realizzativo e la qualità complessiva. Anche in questa terza stagione, analogamente alle prime due, vediamo corti a fumetti dai tratti più disparati, altri interamente realizzati in computer graphics, ed infine altri che miscelano la grafica computerizzata ad alcuni spezzoni con attori umani; in questi casi è facile essere confusi da cosa sia reale e cosa sia realizzato al computer, e solo un occhio esperto può capire quasi di primo acchitto in quale ambito ci troviamo.

 

 

Le trame e gli spunti di racconto sono quasi tutti piacevoli e coinvolgenti, ed anche se alcuni episodi sono tralasciabili è rarissimo trovarne qualcuno che davvero non piaccia. In tal senso, i pochi corti meno riusciti sono non a caso quelli in cui allo stupore, alla fantasia ed al coinvolgimento emozionale vengono anteposti i classici messaggi politically correct o woke tipici di tante produzioni Netflix. Fortunatamente questi momenti sono rari, e la maggior parte del tempo la visione di Death, Love + Robots – Stagione 3 scorre via fluida e spensierata.

Quello che veramente colpisce di Death, Love + Robots è la varietà di stili grafici presenti all’interno della serie e l’impressionante capacità di affascinare lo spettatore: oltre ad un livello di fotorealismo altissimo, la sperimentazione ha permesso la realizzazione di sequenze o di interi corti capaci di togliere il fiato e far cadere le mascelle per la spettacolarità di ciò che si vede a schermo.

 

 

Death, Love + Robots – Stagione 3 è sicuramente una serie da vedere, consigliatissima agli appassionati di fantascienza o amanti del fantastico; non è però una serie adatta ad un pubblico giovane a causa di alcune tematiche legate a sesso e nudità che nella maggior parte dei casi sono elementi gratuiti e che potevano essere benissimo omessi senza intaccare i racconti o il valore dei singoli episodi.

 

Death, Love + Robots – Stagione 3, 2022
Voto: 8
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