Castaway on the Moon: la recensione

Una commedia folle e gentile, Castaway on the Moon e’ una pellicola sconosciuta ma di altissimo livello.

Quando si parla di film asiatici, si storce sempre un po’ il naso. Abituati come siamo ai film di kung-fu, ai cartoni animati ed alle esagerazioni in generale, non possiamo negare di avere un certo scetticismo nei confronti dei film orientali, specialmente quando quelli seriosi che ci vengono in mente sono i pesantissimi lavori di Akira Kurosawa. Castaway on the Moon e’ un film coreano che spiazza, capace com’e’ di provocare diverse reazioni e sentimenti nello spettatore,  mantenendo sempre un avvertibile tasso di ironia.

Il nostro eroe e’ un aspirante suicida; lasciato dalla fidanzata, col lavoro che non gira ed oberato dai debiti decide di buttarsi nel fiume da un ponte stradale; ma non annega e si ritrova su di una isoletta nel centro della citta’ completamente isolato dal mondo esterno. Ai suoi primi vani tentativi di farsi soccorrere subentrera’ ben presto una irrefrenabile voglia di rendersi invisibile al mondo; ma quando verra’ suo malgrado notato da una ragazza che da anni si autorinchiude nella sua stanza e che spia il mondo esterno con un cannocchiale, la realta’ di entrambi verra’ stravolta in modo imprevedibile.

Castaway e’ un film tanto divertente quanto surreale. Tutta la sua storia si basa su eventi pazzeschi e difficilmente realizzabili, ma all’interno del suo universo compone un panorama di vita che alla fine e’ solo una esasperazione di cose che avvengono quotidianamente davanti ai nostri occhi.
Uno dei temi ricorrenti e’ quello della solitudine e dell’emarginazione che i tempi moderni ci impongono, visti i rapporti personali che devono essere immediati ed usa e getta, e della falsa realta’ che i social media permettono di costruire, e nella quale le persone piu’ deboli caratterialmente si tuffano. E tutti questi temi vengono descritti con leggerezza e dolcezza, oltre che con una sana dose di risate.

Il regista Lee Hae-Jun e’ bravissimo nell’esaltare i momenti paradossali del film, alternando i giusti sentimenti e creando empatia fra lo spettatore ed i due protagonisti. E’ impossibile non parteggiare per i due scalcinati reietti della societa’; ad un certo punto sembra di partecipare in prima persona alla scena del Dottor Zivago vista dai protagonisti di Palombella Rossa!

Il ritmo e’ costante, non ci sono momenti morti o battute a vuoto, e l’unico momento in cui la pellicola arranca sono i primi 5 minuti, in cui sembra di assistere ad un pessimo attore che recita in un pessimo film; ma superato lo scoglio iniziale la visione e’ piacevole e ripaga con gli interessi.
Bravi i due attori pressoche’ padroni dell’intera pellicola: Jung Jae-Young e Jung Ryeo-Won sono in pratica gli unici ad apparire sullo schermo ma la loro omnipresenza non e’ affatto fastidiosa; e la mancanza quasi totale di altri esseri umani non e’ affatto un male, visto come la storia si sviluppa (e lo fa bene).

Castaway on the Moon e’ un film che mi ha colpito tantissimo per il tema e per il modo in cui viene trattato; durante la visione ho riso tanto, di gusto, e al tempo stesso ho provato simpatia e vicinanza ai due protagonisti. E’ una favola moderna che tocchera’ sicuramente i piu’ puri di cuore e che merita di entrare nel novero dei piccoli capolavori.

Castaway on the Moon, 2009

Voto: 9

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