Bridgerton – Stagione 2: la recensione

La seconda stagione è andata meglio della prima, ma c’è una domanda che ha scatenato la fantasia di molti: meglio il Duca o il Visconte?

 

 

Meglio il Duca o il Visconte? Ho letto molti commenti e la maggior parte si limitava ironicamente a mettere a confronto i due attori come se fossero bei manzi da monta. Sicuramente, al momento del casting, la scelta è stata fatta anche, se non soprattutto, tenendo presente la prestanza fisica dei candidati. C’è però una netta differenza tra gli attori che interpretano Duca e Visconte e che fa pendere l’ago della bilancia verso uno dei due. Volete sapere chi e perché? Andiamo a scoprirlo assieme!

Bridgerton è una serie TV basata sui romanzi di Julia Quinn che narrano le vicende dei membri della famiglia in una fantasiosa età vittoriana inglese. Ogni stagione è incentrata su un personaggio in particolare e questa vede protagonista proprio il giovane Visconte Anthony. Nella scorsa stagione abbiamo avuto invece il piacere di poter assistere alle vicende matrimoniali di Daphne Bridgerton che è felicemente convolata a nozze con il Duca Simon Basset.

La trama portante delle due stagioni è la medesima: inizia la “Stagione” in cui gentiluomini e dame, in età da matrimonio, cominciano il complicato rituale di corteggiamento. L’alta società si concentra sul gossip, sui pettegolezzi e sulle scommesse per indovinare quale delle giovani dame sarà il “Diamante”. Uno spietato gioco che sa poco di pratiche amorose e che invece è tutto incentrato su doti, prestigio e visibilità.

 

 

Il giovane Visconte sente il peso delle responsabilità familiari sulle spalle e decide di scegliere la sua futura consorte solo tramite il curriculum. L’amore non deve e non può offuscare la scelta di Anthony che è deciso a sacrificarsi per ottenere il meglio per la sua famiglia. Il destino però gioca brutti scherzi e dalla lontana India arriva una coppia di giovani ragazze che sconvolgeranno totalmente i piani del povero Visconte.

La regina sceglierà proprio una delle ragazze, la più giovane delle sorelle Sharma, come “Diamante” della stagione. Ovviamente il Visconte punterà subito l’obiettivo, ma si troverà di fronte Kate, la sorella maggiore che, per proteggere e difendere la minore da un possibile matrimonio senza amore, osteggerà il corteggiamento di Anthony. Il carattere deciso e sicuro di Kate, conquisterà presto il cuore del Visconte, che però sarà ligio al suo intento iniziale. Allo stesso modo Kate, conoscendo sempre meglio Anthony, non riuscirà a rimanere indifferente al fascino del Visconte e si troverà presto in una situazione decisamente scomoda. Aspettatevi colpi di scena a raffica ed un classico finale da libro ottocentesco per questa trama portante.

Nel caos della “Stagione” dei corteggiamenti, le trame secondarie continuano a srotolarsi. La storia della voce narrante legata a Lady Whistledown tiene banco e diventa sempre più complessa e complicata fino a riservare importantissime sorprese nel finale. Briciole di pellicola sono invece dedicate ai fratelli maschi del Visconte che però danno l’impressione di prepararsi per le future stagioni. A differenza di loro, Eloise Bridgerton ha decisamente più visibilità perché la sua storia ha svariati appigli, volontari o involontari, con molteplici personaggi. Il resto della famiglia deve ancora crescere per poterci regalare qualche bella storia.

Fermo restando quello che dicevo nella prima stagione sull’incongruenza storica di abiti e modi di fare, in questa stagione ho potuto riconoscere in modo netto alcune canzoni molto famose usate come musica per le feste da ballo. Probabilmente Kurt Cobain si starà rigirando nella fossa al solo pensiero che una delle sue canzoni sia stata usata per una serie del genere, però – non ci credo che lo sto per scrivere davvero – sono rimasto sinceramente e piacevolmente sorpreso per la qualità dell’adattamento che ha addirittura valorizzato alcuni passaggi di questa stagione.

 

 

Non vi preoccupate, non mi sono scordato della domanda iniziale: Duca o Visconte? Dovrebbe essere palese a tutti che la mancata riconferma di Regé-Jean Page nei panni del Duca per questa seconda stagione sia principalmente dovuta al fatto che, parafrasando Renè Ferretti, come attore è: “un cane maledetto!”. Sicuramente ha un bel fisico, ma ha la capacità espressiva di un “ciocco di legno”. Dal canto suo Jonathan Bailey può rivaleggiare in aspetto con il suo diretto avversario e ha anche un repertorio espressivo decisamente più ampio e coinvolgente. Tra i due la partita se l’aggiudica indubbiamente il Visconte.

Non avrei mai pensato di dirlo, ma la Bridgerton è un ottimo prodotto! La prima stagione è stata interessante, ma mancava di qualcosa per fare quel salto di livello e brillare tra tante offerte. La seconda stagione ha invece aggiunto un miglior livello qualitativo nella trama principale; se è possibile ha anche migliorato il ritmo del racconto ed indubbiamente ha affiancato a Jonathan Bailey un’attrice con una certa grinta. Di fatti Simone Ashley, che interpreta Kate, è sicuramente capace e cattura molto bene l’attenzione del pubblico, non solo perché è una bella donna, ma anche perché riesce a dare qualcosa in più al suo personaggio.

Per convincervi della bontà di questo prodotto, posso rivelarvi che il sottoscritto ha promesso alla propria consorte di fare una tisana e di generare tanto tepore sul divano per poter guardare una puntata in più durante le nostre serate TV. Ammetto, e senza neanche troppa vergogna, di essere rimasto così affascinato da questa stagione che ho voluto fortemente continuare a vedere episodio dopo episodio pur con la stanchezza di un’intera giornata di lavoro sulle spalle. Che dire di più, aspettiamo di poter vedere la terza stagione che avrà come protagonista uno dei tre fratelli “grandi” della famiglia Bridgerton; intanto riascoltiamoci i brani arrangiati di Madonna e dei Nirvana.

 

Bridgerton – Stagione 2, 2022
Voto: 8
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