Blue Lock – Stagione 1: la recensione

Psicologia e calcio, egocentrismo ed attaccanti: queste sono le solide basi su cui si fonda il nuovo anime calcistico curato dallo studio 8-bit.

 

 

Il più interessante lavoro sul calcio degli ultimi tempi ha finalmente fatto il suo esordio animato, ma non aspettatevi di vedere il calcio alla Holly E Benji: qui si parla di egocentrismo puro e giocate folli! Blue Lock non è una novità per noi della Tana Del Cobra: abbiamo iniziato a seguirlo con l’uscita del manga, ed ora possiamo finalmente recensire anche la prima stagione dell’anime.

Lo spunto da cui nascono le trame legate a Blue Lock è molto semplice, tanto quanto intrigante: al Giappone manca quell’attaccante di razza che può permettergli di fare il salto di qualità ed ambire alla Coppa del Mondo. Come fare allora per ottenere un tale giocatore? Bisogna fabbricarlo da zero.

Questo è il pensiero che conduce Ego Jinpachi davanti al consiglio della lega nazionale giapponese per presentare il suo progetto, chiamato Blue Lock, per la creazione del centravanti più forte al mondo. Il progetto coinvolge trecento giovani attaccanti disposti a sacrificare tutto per ottenere l’ego che serve per diventare il definitivo attaccante del Giappone. Il progetto è ambizioso, ma è mirato a raffinare un solo diamante perfetto tra trecento gemme grezze.

 

 

Isagi Yōichi ha appena perso una partita importante ed è profondamente deluso dai dettami del calcio giapponese che vedono prediligere il gioco di squadra piuttosto che il talento puro. Lui non si è però mai opposto a queste norme e non è mai riuscito a mettere in luce il suo talento represso. Ora ha la possibilità di rifarsi perché è uno dei trecento attaccanti invitati a partecipare al progetto Blue Lock.

Accolto in un’enorme sala con altri duecentonovantanove attaccanti suoi coetanei, viene rapito dalle parole di Ego Jinpachi. Il sogno di creare il migliore attaccante al mondo è come un richiamo irrinunciabile per tutti i calciatori presenti. Così inizia il massacrante e folle progetto che vedrà sfide calcistiche, ma soprattutto psicologiche, susseguirsi in modo frenetico ed implacabile. Non c’è tempo per fermarsi a piangere gli amici che hanno ceduto, bisogna solo guardare avanti e tentare di raggiunge l’obiettivo finale prima di tutti gli altri.

Muneyuki Kaneshiro, l’autore delle storie del manga di Blue Lock, ci regala una storia complessa e complicata, fatta di rapporti di amicizia e di grandissima rivalità tra i vari personaggi principali. Non per forza tutti gli occhi sono puntati sul nostro Isagi, ma lui ha qualcosa che tutti gli altri non sembrano avere, ovvero la capacità di capire come adattarsi alle nuove sfide per superare i propri limiti mentali. Il suo egocentrismo crescerà di conseguenza, ma trasformerà il nostro protagonista in qualcosa di assolutamente inaspettato.

 

 

Le scene di gioco, che inizialmente sono interessanti ma non proibitive, saliranno costantemente d’intensità e di difficoltà costringendo tutti i trecento attaccanti a dare il fritto per poter rimanere attaccati a questo sogno. Quindi non vi aspettate una progressione strepitosa solo da parte del nostro protagonista, ma anche da parte di tutta la combriccola che ruota attorno al progetto di Ego.

I disegni dell’anime sono rimasti molto fedeli a quelli del manga, mentre l’animazione è affidata allo studio 8-bit che ha già dimostrato una buona performance con Vita Da Slime. L’anime sul piccolo essere gelatinoso però ha meno scene d’azione e quindi è meno faticoso da realizzare rispetto alle azioni calcistiche. Lo studio di animazione 8-bit ha quindi usato tutta una serie di piccoli stratagemmi creativi per evitare di soffrire troppo in fase di produzione, ma questo non abbassa troppo la qualità del prodotto.

Il linguaggio è abbastanza pulito, ogni tanto scappa qualche parola fuori posto, ma sono vocaboli che si possono tranquillamente ritrovare in qualsiasi campo di calcio, anche in quelli dei più piccoli. Se siete appassionati di calcio questo prodotto fa sicuramente per voi, anche perché la prima stagione si trova facilmente sulle migliori piattaforme streaming del settore e già doppiata in italiano. Quindi non fatevi scappare Blue Lock perché è stata già annunciata la seconda stagione, anche se dobbiamo aspettare ancora per una data d’uscita concreta.

 

Blue Lock – Stagione 1, 2022
Voto: 7
Per condividere questo articolo: