E se il Giappone, all’inizio della seconda guerra mondiale, non avesse mai dichiarato guerra agli USA?
Le “ucronie” mi hanno sempre affascinato: la rivisitazione della storia prendendo la strada del “come sarebbe andata se…” è sempre ricca di possibilità e lascia spaziare la fantasia degli autori. C’è chi se ne approfitta (come Henry Turtledove nella tetralogia dell’Invasione aliena, state lontano dai suoi romanzi), e c’è invece chi sfrutta bene le opportunità.
2009 Lost Memories è un film coreano di recente produzione che, sebbene non sia stato distribuito nei grandi circuiti cinematografici, non è da disprezzare.
La storia: in un universo parallelo, il Giappone non ha mai dichiarato guerra agli USA nella seconda guerra mondiale (anzi ci si è alleato) ed è diventato una potenza mondiale indiscussa. La penisola Coreana (oltre alla Manchuria e ad altre zone limitrofe) è diventata territorio nipponico ormai da 70 anni, anche se esiste un gruppo di resistenza che continua a compiere atti terroristici per rivendicarne l’indipendenza. Sarà un poliziotto Coreano (ma dalla parte dei giapponesi) ad indagare su questo gruppo per sgominarlo e riscattarsi della reputazione del padre, poliziotto corrotto. Attraverso tutta una serie di passaggi del tutto inaspettati la storia si dipana in modo imprevisto e quasi mai forzata.
Personalmente ammetto di non essere molto ferrato sulla cinematografia asiatica, che non mi ha mai impressionato. Sono poche le pellicole “dagli occhi a mandorla” che abbia visionato in tanti anni di cinefilia, e quindi non ho un’idea generale dei loro lavori, ma 2009 Lost Memories me lo sono gustato piacevolmente. Certo, si notano certe cose tipiche dei film d’azione tipo Charlie Chan (continue sparatorie dove le tonnellate di piombo che volano non uccidono mai i protagonisti), o l’impostazione tipo videogioco (davvero, sembra di giocare con la Playstation), però il film è carino, piacevole e anche discretamente lungo (quasi 2 ore). Ad ogni modo, il film è sicuramente curato, e la storia non è affatto banale; spesso ho avuto l’impressione che gli autori siano stati influenzati da Final Fantasy (si, la saga della Square, non il film), almeno per come hanno affrontato lo sviluppo della trama, che riserva continui colpi di scena.
Altro aspetto di spicco, e tema ricorrente della cultura asiatica, è l’orgoglio per la propria patria e l’onore di sentircisi parte: ecco allora il dualismo del poliziotto Coreano, ligio ai doveri della legge e allo stesso tempo combattuto verso i suoi doveri di “Coreano”.
In tutto questo ho anche notato, con una certa preoccupazione devo ammettere, come queste idee, che rispetto e condivido in pieno nei confronti della propria patria, possano, se portate all’eccesso, rappresentare un pericolo per la stabilità politica internazionale: in effetti è proprio la Corea il punto cardine di contrasti nell’Estremo Oriente (poi, adesso che hanno la bomba atomica, e chi gli dice più niente…). Certe pomposità, certe ridondanze del film possono essere facilmente lette come messaggi propagandistici, se non del regime, per lo meno di una certa frangia moderata di fanatici. Oh, non mi fraintendete: il film si lascia guardare tranquillamente, solo che in certi punti sembra di vedere i cartoni giapponesi degli anni ’70-’80.
Per quanto riguarda gli effetti speciali, pur essendo un film d’azione e di fantascienza, 2009 Lost Memories è piuttosto scarno di scene esasperate; e se può sembrar strano, devo dire che la cosa mantiene il film attinente alla realtà (se si passa sopra alcune scene davvero irreali, specialmente durante le sparatorie), ed alla fine ottiene un risultato positivo. La recitazione è abbastanza buona; gli attori non vinceranno mai un Oscar, ma sono discretamente convincenti, almeno per gli standard asiatici.
In conclusione, 2009 Lost Memories è una pellicola che non entrerà mai nell’Olimpo cinematografico, ma si può vedere tranquillamente. Non ho ancora deciso se entrerà a far parte della mia collezione, ma sono contento di averlo visto.
2009 Lost Memories, 2002
Voto: 6.5